Concorso per il reclutamento dei docenti di Educazione motoria nella Primaria

Le Organizzazioni sindacali chiedono il confronto

17 Febbraio 2022
RECLUTAMENTO E FORMAZIONE

Il Ministero dell’istruzione ci ha presentato ieri la bozza di decreto che reca la disciplina di riferimento del concorso per il reclutamento dei docenti di Educazione motoria nella scuola primaria. L’insegnamento della nuova disciplina sarà avviato già dal prossimo anno nelle classi quinte per due ore settimanali e per altre due ore anche nelle quarte a partire dal 2023/2024.

Se ne occuperanno docenti, appositamente reclutati, in possesso di una laurea magistrale conseguita nella classe LM-67 «Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative» o nella classe LM-68 «Scienze e tecniche dello sport» o nella classe di concorso LM-47 «Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie». Sarà consentito l’accesso all’insegnamento anche ai possessori titoli di studio equiparati a queste lauree magistrali ai sensi del decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 luglio 2009. Tutti i possessori dei titoli di accesso dovranno comunque aver acquisito i 24 Cfu/Cfa, in forma curricolare, aggiuntiva o extra curricolare, nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

Nel corso dell’incontro abbiamo evidenziato la necessità di chiarire che l’accesso al concorso dovrebbe essere consentito anche ai possessori del titolo Isef e abbiamo fatto presente che l’introduzione di una nuova disciplina di studio nella scuola primaria necessiterebbe della previa emanazione di apposte Indicazioni nazionali.

L’Amministrazione non ha fornito chiarimenti in merito e le Organizzazioni sindacali hanno chiesto l’apertura della procedura del confronto: uno strumento negoziale previsto dal contratto del 2018, che consiste nell’attivazione di un tavolo di approfondimento volto ad affrontare le questioni di natura non contrattuale al fine di giungere a decisioni condivise.

Un’altra questione importante che porremo all’attenzione dell’Amministrazione in sede di confronto è quella riguardante la ricollocazione dei docenti e delle docenti di scuola primaria che, nel corso degli anni, si sono dedicati all’insegnamento dell’Educazione motoria. Il rischio che si corre è di disperdere un patrimonio di competenze che, invece, andrebbe valorizzato.


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