Docente tutor, approvato il decreto sui criteri di utilizzo dei 150 milioni di euro per le attività di orientamento
Gilda: "Impegno gravoso a fronte di compensi irrisori. Attenzione al rischio burocratizzazione"
12 Aprile 2023
RECLUTAMENTO E FORMAZIONE
Con il decreto numero 63 del 5 aprile scorso, il ministero ha individuato i criteri di ripartizione e le modalità di utilizzo dei 150 milioni di euro destinati alle istituzioni scolastiche statali del II ciclo di istruzione, ai fini della valorizzazione delle figure professionali di “docente tutor” e “docente orientatore”.
Lo scopo è rendere operativi da settembre 2023 circa 40.000 docenti tutor e orientatori che avranno il compito di supportare gli studenti delle circa 70.000 classi dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di II grado a scegliere consapevolmente il percorso di studi e di lavoro più adatto a far emergere i talenti di ciascuno.
Per realizzare questo obiettivo, dal 17 aprile al 2 maggio saranno aperte le iscrizioni ai percorsi di formazione, organizzati da INDIRE e articolati in moduli online della durata di 20 ore. I docenti in possesso dei requisiti per ricoprire il ruolo di docente tutor o di docente orientatore potranno iscriversi accedendo alla piattaforma sia dall’area riservata del portale del Ministero dell’Istruzione e del Merito, sia dall’area riservata presente sul portale PNRR Istruzione: https://pnrr.istruzione.it/
Con il provvedimento adottato, ciascuna scuola viene a conoscenza del numero minimo di docenti da avviare ai percorsi formativi, utili a rafforzare le competenze necessarie a garantire il miglior supporto a studenti e famiglie. Nell’ambito della contrattazione d’istituto, tenuto conto delle risorse finanziarie assegnate, ciascuna istituzione scolastica potrà individuare il numero di docenti tutor più adeguato alle sue esigenze, con un compenso che va da un minimo di 2.850 a un massimo di 4.750 euro al mese per ognuno. In ogni scuola sarà inoltre individuato un docente orientatore, il cui compenso dovrà essere compreso tra un minimo di 1.500 e un massimo di 2.000 euro.
In allegato:
- le nostre slide di sintesi del provvedimento
- il decreto
- gli allegati A e B
- la circolare inviata alle scuole, contenente le prime indicazioni operative per l’attivazione dei docenti tutor
- il decreto ministeriale n. 328 del 22 dicembre 2022 per l'adozione delle linee guida
- le linee guida per l'orientamento
IL NOSTRO COMMENTO
Restano notevoli criticità: l’impegno è molto grande e non è ben chiaro quali siano i compiti e le funzioni che i colleghi svolgeranno. È evidente che il tempo da impiegare sarà notevole a fronte di un compenso che, trasformato dal lordo al netto, corrisponderà a circa 150 euro mensili. È opportuno che i tanti colleghi che si stanno proponendo siano coscienti dell’eccessivo carico di lavoro rispetto ai compensi limitati che percepiranno.
Riteniamo negativo che ancora una volta sia stata scavalcata la contrattazione: il Parlamento e il Ministero hanno, infatti, assegnato nuovi compiti ai docenti, limitando il confronto con i sindacati ad una semplice informativa. La contrattazione avverrà soltanto a livello di istituzione scolastica e riguarderà semplicemente la definizione dei compensi.
Non va trascurato, infine, il rischio di un ulteriore appesantimento burocratico, perché molte scuole potrebbero chiedere schede o relazioni varie per giustificare l’attività svolta.
L’aspetto positivo è che il collegio dei docenti dovrà intervenire sui criteri di selezione dei docenti che parteciperanno su base volontaria.
Tags: #docenti #formazione #insegnanti #pnrr #scuola #tutor