Il nuovo numero di Professione Docente di maggio 2023
03 Maggio 2023
PROFESSIONE DOCENTE
LIBERTÀ E ALTRI DIRITTI
di Renza Bertuzzi
Nel nuovo che avanza a velocità supersonica, in un magma che confonde e che ci avvolge in un disorientamento mentale, imprigionati in un panottico, è diventato sempre più difficile orientarsi e mantenere i punti fermi. Quei punti che si vorrebbero eliminare, dissolvendoli in una nebbia opaca e pericolosa, e che riguardano tutta la società e in modo particolare la Scuola, l’istituzione che la Costituzione tutela, avendo affidato ai docenti- secondo leggi consolidate la funzione di trasmettere cultura e di educare i giovani al pensiero critico.
In questo numero abbiamo deciso che il punto più importante da tenere a mente e da difendere è la libertà, Libertà nella scuola e non della scuola, Rino Di Meglio pag. 3, prende spunto da un episodio che ha coinvolto una docente di Milano, rappresentante sindacale, la cui vicenda è riassunta da Giuseppe Candido, I Fatti, pag. 4 e commentata dal Costituzionalista Mauro Volpi, Vicenda dell’istituto “Galilei-Luxemburg”: chi è fuori della Costituzione, pag. 5.
La libertà riguarda anche - e forse in modo meno evidente e più subdolo- il tema dell’intelligenza artificiale, la quale verrà introdotta nella scuola quanto prima, secondo le linee del DEF. Abbiamo dedicato la nostra copertina a questo tema, un’immagine sinistra che colpisce per il suo significato: non più esseri umani, ma robot. Un campanello di allarme, non certo un’ adesione, per indurre insegnanti e tutti coloro che sanno cosa sia la scuola a ribellarsi. Soprattutto i docenti che sembrano quieti, troppo quieti di fronte ad un vero e proprio cataclisma che potrebbe spazzare via la loro figura e allora sarà inutile dedicare tempo e attenzione a graduatorie e punteggi. La nostra intenzione è quella di aprire un dibattito con i lettori, Professione docente continuerà a parlarne. Abbiamo iniziato, come è giusto, con un intervento interlocutorio di Gianfranco Meloni Chat GPT e IA: apocalittici o integrati?, pagg.16-17.
La libertà come diritto che, insieme con i doveri, la nostra Costituzione tutela con grande chiarezza, come ci ha dimostrato Francesco Pallante, nelle due eccezionali puntate sui 75 anni della Costituzione. Il 75° compleanno della Costituzione italiana. Seconda parte: attuazione e disattuazione; e smantellamento? Pagg. 10-11. Per la parte dell’attuazione, l’epoca delle riforme epocali con la riforma della scuola media, di cui ricorrono i 60 anni, Giuseppe Candido, Sessant’anni di scuola media, cinquanta dalla rivoluzione di Diario di un maestro, pagg. 12-13, tappa di quella Storia della scuola, raccontata con sapienza da Piero Morpurgo, 1950: la scuola italiana passa dall’ordinato entusiasmo alla disperata confusione, pag.14.
La libertà come diritto universale ma lo sono anche altri diritti, tutti sotto assedio, già feriti, si spera non a morte: il diritto all’istruzione e il diritto alla salute.
Del primo si parla negli articoli sul PNRR per la scuola, presentato come Il piano delle meraviglie del ministro Valditara, Ester Trevisan, pag. 6 ma in realtà è una sorta di paravento per introdurre nella scuola innovazioni che annullano la funzione di educare i giovani al pensiero critico, Giovanni Carosotti, La vecchia scuola del PNRR, pag. 7 e anche nell’articolo sul Convegno di Trento, Falsi miti di progresso: mercato e meritocrazia nell’istruzione, Gianluigi Dotti, pagg. 18-19.
Del secondo, il diritto universale alla salute, ci traccia una situazione agghiacciante Marco Morini, dell’uomo ridotto a pezzi in vendita, negli USA, in virtù di quel neo liberismo – imperante anche in Italia, che trasforma tutto in merce, Dall’uomo misura di tutte le cose all’uomo ridotto a pezzi di cosa, Marco Morini, pag. 20. Ma esiste anche, un diritto all’informazione che in questi attuale frangenti è sempre più confuso e deviante, Fabrizio Tonello, Balle di guerra, pag. 21.
Di nuovo il PNRR, redatto nelle “segrete stanze” e reso pubblico con la rivelazione della logica mercantile che ha privilegiato nel Sud quei paesi, trasformati in borghi, in grado di attirare il turismo, “dimenticando” invece altri paesi. Quelli che potrebbero, dovrebbero, invece ricevere attenzione e infrastrutture per non morire, per fa rivivere quella parte di Italia abbandonata per incuria politica e soprattutto per difendere e curare il territorio e tutto l’ambiente.
Piero Bevilacqua, La più grave e ignorata questione ambientale d’Italia, pagg. 8-9.
L’importanza dell’educazione al cinema nella scuola italiana, Massimo Mirra, La scuola al cinema e nei film e l’educazione al cinema nella scuola italiana: al di là dello schermo, pagg. 22-23.
Dove si indirizzano le scelte dei genitori per i propri figli alla conclusione del ciclo della secondaria di I grado e come dovrebbe invece intervenire la politica scolastica, Mario Pomini, Le scelte scolastiche delle famiglie italiane, pag.15.
Infine, una chiusa voluta e in contrapposizione a questa istruzione aziendalizzata, I parchi letterari, per Viaggi & cultura, Massimo Quintiliani, pag. 24, e la recensione di un libro sulle biblioteche, La biblioteca. Luogo sempre più necessario per la crescita culturale, sociale e civile dei cittadini, Ester Trevisan, pag. 24.
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Vai all'inserto a cura di Antonio Massariolo Il mito dell'Autonomia.
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