Il nuovo numero di Professione Docente di maggio 2025
TEATR(IN)O
Renza Bertuzzi
19 Maggio 2025
PROFESSIONE DOCENTE

Quante sono le immagini, non certe favorevoli, a cui è stata paragonata la scuoIa ? Molte, tanto che il loro catalogo sembrerebbe esaurito. Così non è perché le nostre menti non ragionano per algoritmi, sono ancora umane, pensano per immagini, per logica e sono affezionate alle metafore.
Questa volta l’immagine che si è affacciata nella nostra mente è il teatro; certo non quello di cui scrivono Antonio Caponigro e Massimo Mirra Recita scolastica o teatro educativo? L’irrisolto dilemma della scuola italiana, a pag.11: Il Teatro può contribuire a formare il cittadino di oggi e di domani, non passivo ricettore di standardizzate conoscenze, ma osservatore critico e responsabile.
Il teatro/scuola a cui abbiamo pensato purtroppo non intende certo formare cittadini critici e responsabili.
Ma di quale teatro stiamo parlando? C’è un teatro tragico, un teatro comico, uno grottesco, e un teatro di varietà, provocatorio e via dicendo. Ognuno di noi potrà scegliere quale potrebbe essere il teatro a cui accostare le novità.
Non è certo comico quello in cui vivono, insegnano migliaia di docenti di ruolo e precari, che vedono di giorno in giorno diminuire i diritti e gli stipendi, che si sentono beffati da governi che li lodano e li maltrattano di fatto. Non è comico quello in cui la Gilda e gli altri sindacati lottano per ottenere diritti e stipendi, infaticabilmente. Le elezioni delle RSU, rappresentanti dei docenti nel luogo di lavoro, hanno confermato il risultato della Gilda, accompagnato da un significativo aumento delle iscrizioni. Con questi elementi e con i risultati del Sondaggio SWG che hanno confermato le proposte politiche della Gilda, l’associazione farà valere maggiormente quelle posizioni politiche. Vito Carlo Castellana, pag.3, Elezioni RSU e trattative per il rinnovo del CCNL 2022-24 verso il rinnovo del CCNL. Veronica De Michelis, Conferenza stampa di presentazione del sondaggio SWG, pagg-4-5.
Di altro teatro due novità di fresco conio: la norma approvata con il Decreto ministeriale 32/25, che permette di richiedere, da parte dei genitori, la conferma del docente di sostegno dei propri figli, Antonio Antonazzo, Continuità à la carte, pag.8; e l’educazione finanziaria a scuola che scarica tutte le responsabilità sul singolo dimenticando le crisi causate dalle banche, Mario Pomini, Quale educazione finanziaria a scuola?, pag.9.
Poi ci sono Le Nuove Indicazioni Nazionali, da approfondire e da leggere con attenzione, 150 pagine!, delle quali si può già dire che vi sono Ombre e luci, Gianluigi Dotti, pag. 7, e che Matematica e Scienze sono ancelle, Giuseppe Candido. pag.6.
Pericolosa e tragica è la deriva che sta facendo mutare, nella spaventosa indifferenza generale, la nostra Costituzione, ignorando o eliminando quei principi che fondano la democrazia.
Francesco Pallante, È giunto il momento di riconoscere la deriva democratica in atto, pagg.14-15, sulle nuove norme per reprimere il dissenso; Laura Marchetti, “Mai più” l’utopia perduta dell’Unesco, 16-17, sul “tradimento” verso questa Organizzazione dell’ONU, nata per realizzare la pace nel mondo e dello statuto che ripudia la guerra e indica nell’istruzione la strada per la pace.
Sempre nell’ambito di una Costituzione che si sta cercando di curvare ad interessi regionalistici, Marina Calamo Specchia traccia un utilissimo o paragone tra alcune autonomie europee e quella italiana, Confronti e riscontri tra regionalismi, pagg.18-19.
La necessità di continuare a parlare dell’Istruzione, di quale tipo sta diffondendosi e quindi dell’IA senza mai abbandonare la presa, Roberto Casati, direttore dell’Istituto Nicod di Parigi, scrive alla comunità dell’istituto, Cara comunità del nostro istituto, pag.20; Marco Morini informa di quale istruzione si diffonderà negli USA con la chiusura del Dipartimento dell’Istruzione da parte di Trump, L’aveva promesso, pag. 23.
Un libro che dovrebbe essere utile ai docenti, oltre alla sua materia così attuale, Giovanni Carosotti, L’attualità tra storia e disinformazione.. Una riflessione anche per noi docenti, pagg.12-13 sul saggio di Piero Bevilacqua, La guerra mondiale a pezzi e la disfatta dell’unione europea, Castelvecchi.
La storia della Scuola, sulle mancate riforme morali e di struttura in Italia, Piero Morpurgo, 1956: l’anno delle “docce fredde di coscienza”. Cercando l’invenzione del futuro. Pag.10.
In ultimo, per animare la speranza che qualcosa possa cambiare Gorizia e Nova Gorica, insieme, una unica capitale europea della cultura, due città tra le quali passava, fino a poco tempo fa, una frontiera. Racconta tutto, Massimo Quintiliani Prima capitale europea della cultura transfrontaliera go 2025!”, pag.23.