Il nuovo numero di Professione Docente di marzo 2023

01 Marzo 2023
PROFESSIONE DOCENTE

APRIRE GLI OCCHI, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

di Renza Bertuzzi

Non possiamo che fare nostro l’invito di Rino Di Meglio che inaugura questo numero di Professione docente (Aprire gli occhi, pag. 3) e, aggiungiamo noi, occorre fare in fretta.

Abbiamo visto in questi anni il degrado formativo, culturale e professionale in cui la scuola italiana è stata letteralmente spinta, ma oggi ci troviamo sotto una vera e propria coltre di nere nubi.

Nubi - si badi bene - che non riguardano solo la scuola ma la tenuta stessa della nostra Costituzione e quindi del nostro Paese. Il progetto di Autonomia differenziata, di cui la Gilda e questo giornale hanno da subito segnalato la grande pericolosità, approfondendone gli aspetti, analizzandola in tutti i suoi elementi con articoli, fascicoli tematici, convegni, ha cominciato il suo iter istituzionale con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del DdL Calderoli.

Il fatto increscioso è che, nel Paese e nella Scuola, si respira un’impressionante indifferenza, un’apatia pericolosa lontane mille miglia dalla dimensione di una cittadinanza degna di questo nome.

Come e perché questa accada ad un Paese vitale, abituato all’attenzione verso i fatti politici, alle polemiche vivaci e ad una categoria - gli insegnanti - che pur fino a pochi anni fa hanno discusso, protestato (si pensi alle manifestazioni instancabili contro "La Buona Scuola", solo per citare l’ultima grande forma di protesta), non è facile capire. L’argomento, per gli insegnanti, che l’appesantimento del lavoro scolastico abbia ormai fiaccato ogni resistenza non spiega fino in fondo la situazione. In altri Paesi europei, docenti altrettanto oberati da impegni hanno protestato in massa: non a caso, in Gran Bretagna lo slogan gridato nelle grandi manifestazioni di docenti è Ogni anno, ci chiedono qualcosa in più, Marco Morini pag. 18.

Ma occorre guardare avanti, per non tornare indietro e noi continuiamo a tenere la barra diritta, non allontanandoci mai dal tema della scuola sotto assedio, dalla Autonomia differenziata e dai nostri diritti di cittadinanza in pericolo incombente, forse ormai perduti.

Di Costituzione, della ricorrenza dei 75 anni dalla sua entrata in vigore (1 gennaio 1948) scrive, con la consueta chiarezza e sapienza, la prima parte di un saggio completo sulla nostra Carta, Francesco Pallante, Il compleanno della Costituzione italiana. Il compromesso costituente, pagg.4-5.

Dei diritti in via di estinzione, Diritti svenduti, a cura di chi scrive a pag. 9, e l’intervista con il professor Piero Bevilacqua, Ci sarà una ripresa solo se le forze politiche riusciranno a creare un nuovo clima e una nuova prospettiva, pagg.10-11.

Della scuola sotto assedio e della trascuratezza economica nei confronti dei docenti, Giuseppe Candido, a pag. 6, L’istruzione e il merito nella Legge di Bilancio 2023, tante promesse…

Mario Pomini, Docenti e carriera economica, pag. 7.

Della possibilità di trovare motivazioni e uscite dall’assedio, due libri molto importanti, Gli insegnanti protagonisti di una scuola democratica, recensito da Giovanni Carosotti, pag. 14. Gianluigi Dotti parla di Dire di no. Disobbedire è aderire al mandato della scuola costituzionale, pagg. 18-19.

La storia della scuola che ci conduce tappa dopo tappa a comprendere i grandi passi indietro che ha fatto l’istruzione attuale. Piero Morpurgo, 1948 Nonostante la resistenza si distrugge la scuola del Risorgimento e si costruiscono scenografie; 1949 Soffia il vento che gonfia le scuola dell’ignoranza. Resiste la scuola democratica, pagg. 14-15.

I problemi della scuola. Gianfranco Meloni, Sostegno e Bes. Nomina nuda tenemos, pagg. 11-12; Roberto Casati, Gli ordini di grandezza, pag. 17; sulla sicurezza, Antonio Massariolo, Di proroga in proroga, addio sicurezza, pag. 8; Ester Trevisan, sui risultati del sondaggio della SWG per la Gilda degli Insegnanti sulla crisi della professione, pag. 24.

L’altra nube più nera di quella di cui si parlava più sopra che incombe sul mondo la guerra, Fabrizio Tonello, “Esserci” (nelle guerre) ha sempre un costo altissimo, pag. 20.

La cultura. Massimo Quintiliani, Bergamo e Brescia. “Capitale della cultura 2023”, pag. 23; a Milano, al centro culturale “Antimo Di Geronimo” della Gilda di Milano-Varese, Fabiana Fago, La lectio magistralis di Massimo Recalcati, L’ora di lezione può cambiare la vita? pagg. 22-24

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