Il nuovo numero di Professione Docente di marzo 2025

È ormai luogo comune constatare che il mondo in cui viviamo è lo specchio deformato di un vivere subumano sfuggito, non solo al nostro controllo, ma anche alla nostra comprensione . 

La velocità dei cambiamenti è una tattica, serve a confondere i tempi e le riflessioni di chi è rimasto “ umano”, chi non lo è più -e ormai naviga nello spazio- domina ormai le nostre vite. 

In queste quadro catastrofico permane l’ assurdo (o la consolazione?) che esiste anche la banalità di una vita contingente, fatta di problemi, ma anche di soddisfazioni; di inezie, ma anche di situazioni importanti nella circostanza del nostro vivere. 

In questo numero, composto anche da un fascicolo a parte, si dedica spazio ad una situazione molto importante per noi che viviamo ancora sulla Terra: le elezioni delle RSU. Ormai i docenti sapranno tutto di questa ricorrenza che ogni quattro anni coinvolge tutti- sindacati e docenti- in una giostra convulsa. Per chi non fosse informato, l’ articolo del Coordinatore nazionale elenca tutti gli ottimi motivi per votare Gilda, compreso un impegno sincero e convinto a continuare quella politica che l’ ha sempre differenziata dagli altri sindacati, Vito Carlo Castellana, Il nostro impegno per il vostro voto, pag. 1, Fascicolo, dove si trovano anche le testimonianze di RSU che hanno deciso di ricandidarsi , e che spiegano i motivi di questa scelta, ragioni di alto livello politico e civile di chi pensa agli altri e non solo a sé, completa il tutto un grande volantino. 

Contingenza inopportuna è la questione del referendum sulla legge Calderoli che la Corte costituzionale ha pensato bene di rifiutare con motivazioni discutibili, con la consueta chiarezza, ne scrive Francesco Pallante Se per la Corte costituzionale “ il popolo è minorenne”, pagg. 6-7. 

Per fortuna ci sono contingenze molto opportune, come i successi della Gilda, Antonietta Toraldo, concluso positivamente: il negoziato sulla mobilità 2025-2028 con la firma di tutte le oo.ss. firmatarie, pagg. 4-5

Poi c’è la Storia… quella con la lettera maiuscola, che ci condiziona senza che noi ce ne rendiamo conto, anzi spesso molti non la conoscono e credono che il presente sia l’ unica realtà . Invece di chi sa e può e ha le idee chiare interviene su questa disciplina e ne cambia contenuti, taglio e sguardo. Sono le nuove Indicazioni nazionali che, pur se non ancora convertite in legge, sono state rese pubbliche dal ministro Valditara e variamente commentate. Ne parlano Giovanni Carosotti, Una politica solo apparentemente schizofrenica, pag.10 e Piero Bevilacqua, Cambio di sguardo e non suprematismo per una nuova storia,pag.11. …e le storie. Enzo Scandurra, Una memoria per risorgere, pag 12, dal libro di Giuseppe Aragno, Il romanzo della resurrezione; Piero Morpurgo,1955: in Italia il fervore di Mario Lodi e Bruno Ciari per le nuove scuole della democrazia è spento dalla riforma Ermini, Massimo Mirra La censura teatrale e cinematografica, dal fascismo ai giorni nostri, pag 15. Si prosegue con la Politica scolastica che contiene anche tema della Storia nelle nuove indicazioni nazionali con altri argomenti: Gianluigi Dotti, Scuola compassionevole.; Come marginalizzare il sapere, pag.20; Antonio Massariolo, Aggregare, fondere e sopprimere scuole Così si “combatte” la povertà educativa in Italia, pag.18; Mario Pomini, Finanziarie contro gli insegnanti, pag.9, Gianfranco Meloni Scuola low cost e merito fake, pag.8. Infine, per ultimo ma non ultimo, il tema della DEMOCRAZIA. Per ora è un tema che “sembra” riguardare gli USA ma gli USA sono vicini e stanno arrivando a velocità supersonica. È bene seguire perché la nuova (ma non troppo) politica scolastica sarà molto simile a quella italiana e di tutta l’Europa. 

Marco Morini, Project 2025, come smontare lo stato democratico, pag. 16 e Fabrizio Tonello, Uomini che (non) vengono da lontano, pag. 17. Per chiudere, Francesco Quintiliani, Nuovi servizi assicurativi per gli iscritti alla fgu gilda degli insegnanti, pag 4.

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