La Gilda degli insegnanti ad Adro, al fianco dei docenti e della Scuola
Per un fronte di difesa a livello nazionale dei dettami costituzionali in ordine al diritto di studiare e apprendere
15 Ottobre 2010
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Si è svolta ieri mattina ad Adro l´assemblea dei docenti dell´ormai noto "Istituto comprensivo fratelli Dandolo", assurto all´onore delle cronache per i simboli del sole delle Alpi fatti apporre nottetempo dal sindaco del paese, Oscar Lancini, già conosciuto a livello locale per questioni di fanghi inquinanti e per la chiusura del plesso scolastico di Torbiato, prontamente demolito e rimpiazzato da blocchi abitativi, e a livello nazionale per il "caso mensa".
Erano presenti i rappresentanti di CGIL, SNALS, CISL e naturalmente della FGU.
Unico punto all´ordine del giorno, a prescindere dal rituale "varie ed eventuali", le "problematiche di inizio anno scolastico", che ha posto inevitabilmente l´accento sullo scontro in atto tra un collegio docenti compatto nel voler preservare l´Istituto da qualunque ingerenza esterna e il sindaco, caparbiamente orientato a seguitare sulla sua strada, proprio mentre il Consiglio di Istituto all´unanimità si è espresso contro i simboli partitici e ha ribadito il nome ufficiale dell´Istituto, rispetto alla gigantesca scritta che intitola il polo all´"ideologo" leghista Gianfranco Miglio. Simboli che, ricevuto finalmente l´appoggio del dirigente scolastico regionale, dott. Giuseppe Colosio, sono stati fatti rimuovere dal dirigente scolastico.
Interesse centrale nell´assemblea da parte della FGU era quello di cogliere gli umori e le proposte dei colleghi e di raccogliere i loro bisogni e le loro proposte.
Il sentimento prevalente espresso dai docenti e dal personale ata presenti è stata la grande preoccupazione di chi lavora con passione e professionalità - passione e professionalità pesantemente messe in dubbio dal primo cittadino a mezzo organi di informazione - di preservare la serenità degli alunni e tenerli lontani dal clamore mediatico e dalle tensioni innescate nel territorio da questo conflitto, l´impegno a mediare e intervenire come educatori senza esasperare gli animi con la polemica.
Alcuni docenti, non senza qualche accento critico, si sono anche chiesti come i sindacati intendano agire, visto il senso di isolamento e di accerchiamento avvertito dai lavoratori della scuola.
La posizione della FGU a tal proposito è chiara e inequivocabile ed è stata largamente apprezzata: totale sostegno - non solo a parole - a questa lotta per la democrazia e la libertà d´insegnamento; disponibilità dell´ufficio legale FGU per consulenza e azioni mirate; in caso di ripristino forzato dei simboli assemblea di un´ora in tutte le scuole della provincia come segno tangibile di solidarietà, strumento questo certo più efficace del solito fallimentare sciopero di pochi.
La nostra associazione professionale è convinta che Adro non sia solo un caso locale, ma un fronte di difesa a livello nazionale dei dettami costituzionali in ordine al diritto di studiare e apprendere.
Adro non è sola.
Erano presenti i rappresentanti di CGIL, SNALS, CISL e naturalmente della FGU.
Unico punto all´ordine del giorno, a prescindere dal rituale "varie ed eventuali", le "problematiche di inizio anno scolastico", che ha posto inevitabilmente l´accento sullo scontro in atto tra un collegio docenti compatto nel voler preservare l´Istituto da qualunque ingerenza esterna e il sindaco, caparbiamente orientato a seguitare sulla sua strada, proprio mentre il Consiglio di Istituto all´unanimità si è espresso contro i simboli partitici e ha ribadito il nome ufficiale dell´Istituto, rispetto alla gigantesca scritta che intitola il polo all´"ideologo" leghista Gianfranco Miglio. Simboli che, ricevuto finalmente l´appoggio del dirigente scolastico regionale, dott. Giuseppe Colosio, sono stati fatti rimuovere dal dirigente scolastico.
Interesse centrale nell´assemblea da parte della FGU era quello di cogliere gli umori e le proposte dei colleghi e di raccogliere i loro bisogni e le loro proposte.
Il sentimento prevalente espresso dai docenti e dal personale ata presenti è stata la grande preoccupazione di chi lavora con passione e professionalità - passione e professionalità pesantemente messe in dubbio dal primo cittadino a mezzo organi di informazione - di preservare la serenità degli alunni e tenerli lontani dal clamore mediatico e dalle tensioni innescate nel territorio da questo conflitto, l´impegno a mediare e intervenire come educatori senza esasperare gli animi con la polemica.
Alcuni docenti, non senza qualche accento critico, si sono anche chiesti come i sindacati intendano agire, visto il senso di isolamento e di accerchiamento avvertito dai lavoratori della scuola.
La posizione della FGU a tal proposito è chiara e inequivocabile ed è stata largamente apprezzata: totale sostegno - non solo a parole - a questa lotta per la democrazia e la libertà d´insegnamento; disponibilità dell´ufficio legale FGU per consulenza e azioni mirate; in caso di ripristino forzato dei simboli assemblea di un´ora in tutte le scuole della provincia come segno tangibile di solidarietà, strumento questo certo più efficace del solito fallimentare sciopero di pochi.
La nostra associazione professionale è convinta che Adro non sia solo un caso locale, ma un fronte di difesa a livello nazionale dei dettami costituzionali in ordine al diritto di studiare e apprendere.
Adro non è sola.
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