Precari, Di Meglio: su formazione e reclutamento restano criticità
Rino Di Meglio commenta il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo
17 Marzo 2017
AREA STAMPA
“Nonostante alcune criticità importanti che permangono, e che ci auguriamo possano essere risolte con ulteriori modifiche in sede di approvazione definitiva, apprezziamo le novità introdotte rispetto al testo originario”.
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo sulla formazione iniziale e il reclutamento dei docenti di scuola secondaria votato dall’aula di Palazzo Madama.
“Valutiamo positivamente il riconoscimento dell’abilitazione e del servizio svolto come requisiti per accedere al ruolo - spiega Di Meglio - e lo consideriamo il frutto anche della battaglia in difesa dei precari che abbiamo condotto e vinto alla Corte di Giustizia Europea.
Positivo anche il riequilibrio del rapporto tra università e scuola nel percorso formativo dei docenti. A nostro avviso, però, occorre apportare ancora altri correttivi, prima di tutto consolidando lo snellimento dell’iter formativo, perché riteniamo che il percorso triennale sia eccessivamente lungo.
Inoltre, esprimiamo preoccupazioni sulla reale entità delle ‘maggiori risorse finanziarie’ da destinare al primo e secondo anno del contratto di formazione, tirocinio e inserimento.
Infine sarebbe auspicabile eliminare la prova selettiva all’inizio del percorso per i docenti con 36 mesi di servizio ma privi di abilitazione e prevedere soltanto un colloquio al termine”.
Roma, 17 marzo 2017
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta il parere delle Commissioni Cultura di Camera e Senato sullo schema di decreto legislativo sulla formazione iniziale e il reclutamento dei docenti di scuola secondaria votato dall’aula di Palazzo Madama.
“Valutiamo positivamente il riconoscimento dell’abilitazione e del servizio svolto come requisiti per accedere al ruolo - spiega Di Meglio - e lo consideriamo il frutto anche della battaglia in difesa dei precari che abbiamo condotto e vinto alla Corte di Giustizia Europea.
Positivo anche il riequilibrio del rapporto tra università e scuola nel percorso formativo dei docenti. A nostro avviso, però, occorre apportare ancora altri correttivi, prima di tutto consolidando lo snellimento dell’iter formativo, perché riteniamo che il percorso triennale sia eccessivamente lungo.
Inoltre, esprimiamo preoccupazioni sulla reale entità delle ‘maggiori risorse finanziarie’ da destinare al primo e secondo anno del contratto di formazione, tirocinio e inserimento.
Infine sarebbe auspicabile eliminare la prova selettiva all’inizio del percorso per i docenti con 36 mesi di servizio ma privi di abilitazione e prevedere soltanto un colloquio al termine”.
Roma, 17 marzo 2017
Ufficio stampa Gilda Insegnanti
Tags: #assunzioni in ruolo #comunicati #formazione