TFA e concorsi: sempre peggio

Il no delle OO.SS. ad una congerie di provvedimenti slegati l´uno dall´altro e in cui appare evidente la mancanza di una regia politica

01 Giugno 2012
RECLUTAMENTO E FORMAZIONE

Nel corso dell´incontro del 1 giugno il direttore Chiappetta ha relazionato sulle questioni più urgenti concernenti l´avvio dei TFA ordinari mettendo in rilievo che negli ultimi giorni sono stati risolti i problemi più impellenti che erano stati evidenziati dalle OO.SS. In particolare si ribadisce che devono essere applicati gli ambiti nelle classi di concorso interessate e che è possibile effettuare su lingue nel caso di contemporaneità tra due sedi separate l´iscrizione al test preliminare in ambedue le sedi per poi opzionare la specifica classe di concorso in una delle due per scritti e orali.

Sui TFA ordinari, mancando nella riunione la direzione del settore universitario, le OO.SS. hanno ribadito le seguenti critiche:

- Il sito del CINECA appare ancora inadeguato per acquisire la mole di richieste che stanno pervenendo negli ultimi giorni, richieste fatte da coloro che hanno atteso inutilmente l´avvio contestuale del percorso dei cosiddetti TFA speciali. Si chiede pertanto lo slittamento della data fissata del 4 di giugno per l´iscrizione on line.

- Appare sconcertante che in alcune regioni (ad es. la Toscana) non siano stati attivati TFA per le classi di concorso esaurite mentre in altre regioni sono attivati TFA per numerose classi di concorso in esubero

- Non sono ancora assolutamente chiarite questioni importanti relative allo svolgimento dei TFA. In particolare è inaccettabile il costo previsto a carico dei frequentanti e preoccupa la mancanza di risposte circa la fruizione di permessi per il diritto allo studio per chi sta lavorando.

- Non ci sono ancora notizie sull´avvio dei TFA per infanzia, primaria, sostegno e AFAM.

La dott.ssa Stellacci e il dott. Chiappetta si sono dimostrati disponibili a verificare la possibilità di uno spostamento della data del 4 giugno. Serve in ogni caso la disponibilità del dipartimento dell´università e del Cineca con la garanzia che i TFA siano collocabili sempre all´interno del vigente anno accademico.

Per ciò che riguarda i TFA "speciali" o con moduli aggiuntivi la dott.ssa Stellacci ha dichiarato che l´iter precedentemente prospettato alle OO.SS. con l´emanazione di un´ordinanza urgente non è più praticabile a causa delle osservazioni della Corte dei Conti. L´unica strada percorribile è quindi la modifica del 249/09 con tempi più lunghi (serve un ulteriore parere CNPI, un passaggio nelle commissioni parlamentari, ecc.) nella speranza che ci sia l´approvazione delle modifiche entro ottobre. La disponibilità potrebbe essere incrementata includendo tutti i posti disponibili coperti anche da supplenze annuali (ciò vale anche per la scuola paritaria) + il 30%.

Le modalità di accesso dovrebbero rispettare la programmazione regionale (tasso medio di occupazione del personale nelle regioni del personale non abilitato). Nella stesura presentata inizialmente si prevede che si possano far valere 3 anni di servizio (calcolati come supplenza annuale o 180 gg anche non continuativi) effettuati nella classe di concorso oggetto (o sostegno effettuato su classe di concorso) del TFA a partire dall´anno scolastico 2008-09 fino all´anno scolastico 2010-11. I TFA aggiuntivi possono essere programmati come elementi aggiuntivi rispetto ai TFA ordinari. Ciò determina l´impossibilità di partecipare a TFA speciali nelle classi di concorso in cui le università non hanno attivato i corsi ordinari. Si ritornerebbe inoltre al calcolo dei CFU pari ai Tfa ordinari.

Mancano i riferimenti alla primaria, all´Afam e al sostegno. Non vengono prese in considerazioni le situazioni di chi è stato costretto ad accettare supplenze in classi di concorso diverse da quelle di riferimento a causa del decremento degli organici negli ultimi tre anni o è stato costretto ad avvalersi della disoccupazione. In concreto i più tutelati sarebbero i docenti della scuola paritaria.....

Dopo la relazione dell´amministrazione e una rapida lettura della bozza del dispositivo di modifica della 249 tutte le OO.SS. hanno dichiarato che tale proposta è da considerarsi irricevibile e hanno chiesto unanimemente un incontro urgente col Ministro o il Capo di Gabinetto del Ministro per chiedere un intervento politico di modifica della proposta.

A conclusione della riunione la dott.ssa Stellacci, evidentemente scossa dalla posizione unitaria e combattiva delle OO.SS., si è dichiarata disponibile a tornare alla precedente proposta che conteggiava gli anni di riferimento per il triennio di servizio dal 1999/2000.

Sulla questione concorso ordinario l´amministrazione ha comunicato che il Ministro sta predisponendo il provvedimento per chiedere l´avvio della procedura per l´indizione (Funzione Pubblica, MIUR, Cnpi,ecc.) . A conti fatti il numero di cattedre disponibili per il concorso in tre anni sarebbe di 11.892 al netto dell´esubero (una vera miseria!!) di fronte a circa 200.000 docenti iscritti alle gae e a circa 70.000 docenti non abilitati in possesso di almeno tre anni si servizio. Non si capisce poi se il concorso sarà fatto sulle vecchie classi di concorso o sulle nuove....

La Gilda degli Insegnanti esprime la più netta contrapposizione in merito ai provvedimenti così come sono stati oggi presentati dall´amministrazione e condivide pertanto la posizione unitaria di netta critica con le altre OO.SS.

Ribadisce che tutta la questione reclutamento, TFA, classi di concorso deve essere affrontata in termini di sistema integrato e non, come sembra stia accadendo, come una congerie di provvedimenti slegati l´uno dall´altro e in cui appare evidente la mancanza di una regia politica.

Sconcerta ancora di più il fatto che l´amministrazione sembri costretta ad inseguire le esternazioni del Ministro che sempre di più appare in difficoltà ad affrontare una situazione così complessa. Non si può dichiarare alla stampa l´indizione di concorsi o di TFA a favore di chi sta già insegnando senza intuire la complessità tecnico-giuridiche che sottende tali provvedimenti.

La Gilda chiede quindi un incontro urgente col Ministro insieme alle altre OO.SS. per capire con maggiore chiarezza quali sono le effettive scelte operative e non di semplice facciata che intende portare avanti.



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